LA MISCELA
(Articolo pubblicato su Delta&Parapendio n. 164, Marzo 2006)

Per parlare di paramotore, che d'ora innanzi per praticità chiameremo semplicemente PRM, occorre parlare prima di tutto di... benzina!
La prima questione che, ancora prima di mettere in moto il mezzo, chiunque si trova ad affrontare, é proprio quella di preparare la miscela.

Anzitutto, per quanto riguarda la qualità e la quantità del lubrificante da utilizzare, é senz'altro necessario attenersi scrupolosamente alle indicazioni del costruttore (del motore, non del telaio!). Ogni motore infatti, ha caratteristiche ed esigenze diverse, e solo chi l'ha concepito e sviluppato sa darvi i consigli giusti al riguardo. Spesso la percentuale da utilizzare varia leggermente dai mesi caldi a quelli più freddi, dato che possono presentarsi differenze di temperatura esterna anche di quaranta gradi. Utilizzate sempre lo stesso tipo di olio.

Detto ciò, la procedura migliore da seguire sarebbe questa:
- versate la quantità d'olio necessaria nella tanica vuota;
- aggiugete una piccola quantità di benzina;
- agitate bene lasciando il tempo al lubrificante di sciogliersi;
- poi versate tutta la rimanente quantità di carburante all'interno del contenitore;
- agitate di nuovo.

Inutile dire che non dovrete fumare durante queste operazioni... Attenzione anche alle scariche elettrostatiche con le scarpe di gomma. Prima di armeggiare con le taniche toccate con la mano la lamiera dell'auto ed il terreno. Mettete tutto "a terra", insomma. Intelligente sarebbe anche tenere a portata di mano un piccolo estintore (magari fissatelo all'interno del baule della vettura).

Per lo stoccaggio della miscela già preparata, é necessario utilizzare apposite taniche di metallo. Quelle in polietilene infatti, non garantiscono mai una perfetta tenuta nel tempo, i componenti volatili della benzina svaniscono e le caratteristiche del carburante possono degradare. Non credo però che ciò possa avere conseguenze sul piano della sicurezza, ma solo sulle prestazioni e la facilità di avviamento. Per quanto riguarda la possibilità poi, che col trascorrere del tempo il lubrificante possa
separarsi in qualche modo dalla benzina, ritengo sia più che altro una leggenda metropolitana. Basti pensare che con i velivoli ultraleggeri motorizzati con propusori a due tempi, per i quali l'affidabilità del motore ha implicazioni ben più gravi che per un PRM, e che riposano in hangar umidi e gelidi per tutto l'inverno, si suole mantenere i serbatoi pieni per evitare condense all'interno degli stessi e depositi di acqua. L'utilizzo di questa miscela non ha mai comportato problemi sul piano della sicurezza o delle prestazioni.
Nel momento del travaso del carburante nel serbatoio del PRM, sarebbe buona norma filtrarlo. Se é vero infatti che nel circuito di alimentazione c'é sempre uno o più filtri che proteggono il motore, filtrare la miscela consente comunque di non intasarli prematuramente. Per fare questo c'é chi si arrangia con imbuti e collants rubati alla moglie, io consiglio invece un bell'imbuto separatore acquistato nei negozi specializzati in accessoristica per ULM. Con questo accorgimento, oltre a filtrare la miscela, si elimina anche l'acqua eventualmente contenuta in essa.
Per il travaso é utile un tubo di gomma, da applicare all'imbuto per raggiungere il serbatoio sovente seminascosto dai tubi della gabbia, senza in questo modo doverlo rimuovere per il rifornimento. Si può quindi versare il carburante direttamente dalla tanica oppure, per i più pigri, appoggiare la stessa su di un supporto sopraelevato, ad esempio su di una sedia, e travasare con l'aiuto di una pompetta come quelle da vino.
Non dimenticate di chiudere bene i tappi delle taniche e del serbatoio.
Non é dimostrato che l'utilizzo di benzine addittivate tipo Shell "V-Power" arrechi un qualche sensibile vantaggio.

A proposito di serbatoio, forse val la pena di sottolineare come, per il trasporto, sia necessario svuotarlo completamente nel caso dobbiate coricare il PRM. Non fidatevi infatti di eventuali rubinetti sui tubi di sfiato o di alimentazione (che consiglio anzi di eliminare del tutto, per scongiurare spiacevoli quanto probabili dimenticanze), della tenuta dei tappi e così via. Anche i carburatori a vaschetta possono dare dei problemi. La benzina trova sempre il modo di uscire e inzuppare tutto. Ormai quasi tutti i telai, però, sono costituiti da una parte principale, o "totem" centrale, alla quale si agganciano in vario modo i pezzi esterni della gabbia, e che nella maggior parte dei casi si riesce a fissare all'interno della vettura in posizione verticale. La legherete e bloccherete bene con corde e quant'altro per scongiurare qualsiasi movimento o caduta.

Davide Tamagnini

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