FREQUENZE RADIO

I paramotoristi, come tutti gli altri piloti di ultraleggeri, possono usare la Radio Aeronautica purchè in possesso dell'Attestato di Fonia:

Procedura ottenimento Certificato radiotelefonia per uso aeronautico

Installazione di stazione radio a bordo

Stazione RTF a bordo di aeromobili ultraleggeri o da diporto (iscritti Ae.C.I.)
        Richiesta di collaudo
        Richiesta di licenza

Lista delle radio omologate

Breve corso di Fonia Aeronautica (di Oriano Callegati, Aeroclub F.Baracca Lugo di Romagna)

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LEGALE LA RADIO SUGLI ULM !

Finalmente, radio anch'io ! (Volare, Agosto 2008)

 

Da Volare N.282, pag.45  - GIUGNO 2007
In occasione dell'inaugurazione della rassegna dell'aviazione leggera Avioexpo (25-27 maggio), il presidente dell'AeroClub d'Italia, Giuseppe Leoni, ha formalmente dato notizia che a partire dal mese di giugno i piloti di VDS potranno conseguire la licenza di radiotelefonia aereonautica in lingua italiana direttamente presso gli AeC locali.  Il primo Aero Club a ospitare l'apposito corso e la commissione d'esame sarà l'AeC Voghera.
Gli ULM equipaggiati con trasponder e condotti da piloti abilitati all'uso della radio potranno inoltre volare alle medesime quote dei velivoli AG secondo le regole del VFR.
 

 

2 Agosto 2004: da Franco Romagnoli, Direttore Generale Aeroclub d’Italia (Roma)
(Circolare
Prot. TO/FR/13589 del 5/8/04)
"Dopo svariate riunioni con ENAC, ENAV e Ministero delle PP.TT. si è raggiunto l'accordo per l'impiego delle radio VHF in banda aeronautica da parte dei piloti di ULM.
L'accordo prevede che si possano utilizzare radio portatili, sia pure con installazione fissa (antenna esterna, alimentazione continua e di dispositivi quali cuffie, interfoni e microfoni) del tipo omologato secondo la normativa europea (direttiva 99/05 CE) purchè  gli utilizzatori siano in possesso di Attestato di Volo o di licenza di volo e di Brevetto di Radiotelefonia in lingua inglese o italiana.
Poichè per tale impiego sarà necessario introdurre, a cura del Ministero PP.TT., una integrazione al Codice delle Comunicazioni Elettroniche (D.L.vo n. 259 del 1 agosto 2003), che quindi comprenderà la tipologia del servizio e fisserà i relativi contributi concordati a Euro 50/anno per utente, si è deciso, nel frattempo, di operare a "titolo sperimentale" per un anno e per far ciò è necessario che il Ministero delle Poste riceva dall'AeCI una richiesta comprensiva dei singoli nominativi degli utilizzatori.
L'AeCI quindi è in attesa di ricevere quanti più nominativi di piloti che devono quindi inviare:
- numero di attestato o di licenza di volo;
- numero di brevetto di radiotelefonia;
- tipo di radio utilizzata.
Tale sperimentazione sarà a titolo gratuito per gli utilizzatori mentre l'AeCI pagherà direttamente alle PP.TT la tariffa prevista.
E' opportuno evidenziare che:
- le comunicazioni radio potranno essere effettuate tra piloti VDS (Air to Air) e tra questi e le stazioni  di terra (Air to Ground)  su aviosuperfici e campi di volo su frequenze aeronautiche dedicate;
- non è prevista alcuna fornitura di servizi ATS nei confronti degli apparecchi VDS (per legge non sono velivoli), qualunque sia la classe dello spazio aereo interessato;
- il contatto radio con enti ATS potrà essere stabilito soltanto nei casi di autorizzazione allo scalo su aeroporti sede di ente ATS (TWR o FS).
L'anno di sperimentazione permetterà di attendere l'approvazione e la pubblicazione dell'integrazione al Codice delle Comunicazioni Elettroniche e nel contempo di permettere a tutti i piloti ULM di acquisire, per ora presso gli Aero Club in sede d'esame con l'Ispettore ENAC, la licenza di Radiotelefonia.
L'AeCI quindi è in attesa di ricevere, entro e non oltre il 30 settembre 2004, i nominativi degli utilizzatori che parteciperanno alla sperimentazione."


La radio sugli ULM - COME FARE

Per partecipare al periodo di sperimentazione dell'utilizzo della radio VHF in banda aeronautica è sufficiente inviare una lettera (in carta semplice) oppure un FAX all'Aeroclub d'Italia esprimendo tale richiesta.

Abbiamo approntato un modulo in formato Word che potrà essere di aiuto.

Modulo richiesta sperimentazione

Note: L'apparato radio indicato sulla richiesta dovrà essere uno di quelli omologati secondo la direttiva CE 99/05.
In Italia, secondo le nostre informazioni, questi apparati sono soltanto tre: ICOM IC-A22, ICOM IC-A3, YAESU VXA 210.

ATTENZIONE ! NOTA DEL DICEMBRE 2005: "Per la radio in frequenza aeronautica, tutto galleggia nella nebbia, nel senso che la "sperimentazione" dovrebbe intendersi finita lo scorso settembre 2005,
Ma a questa non è seguita per ora nessuna nota o comunicazione.
Credo che dovrà farsene carico il nuovo CF dell'AeCI (cioè, noi compresi), quando sarà formalmente nominato dal Ministero dei Trasporti (... ieri mi hanno parlato di dicembre; io, più pragmaticamente, penso l'inizio dei lavori del nuovo AeCI ai primi del 2006)" Luciano Giannini (Presidente FIVU)

Perchè la radio - di G. Casalino

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FREQUENZE RADIO: BOLLETTINO TECNICO A.P.I. DEL 7/5/2004

 Sono passati alcuni anni dall'utilizzo delle ricetrasmittenti in volo,e in tutti questi anni abbiamo potuto constatare i vari cambiamenti delle abitudini,tipologie di radio e frequenze utilizzate.
Quando si iniziarono ad utilizzare le radio nel volo esistevano solo pochi modelli, e le frequenze utilizzabili erano poche: la VHF (i 2 metri) che lavoravano sulla frequenze da 140 a 170 Mhz,e i CB (27 Mhz).
Un importante caratteristica delle VHF è la notevole potenza di trasmissione (fino a 5W per i portatili) in grado di coprire un raggio d'azione di diversi Km. Purtroppo per poter utilizzare questo tipo di radio è necessario avere un patentino di radio-amatore,questo patentino non è semplice ottenerlo,infatti bisognerebbe iscriversi ad un ARI (associazione radioamatori italiani) della zona,fare un corso che mediamente dura circa 6 mesi e sostenere un esame teorico,altrimenti è possibile presentarsi da privatista e sostenere solo l'esame.
Vista la complessa burocrazia che ci circonda era difficile ottenere una autorizzazione per poter utilizzare questo tipo di radio in maniera diversa da questa,e soprattutto in tempi veloci.

Fortunatamente quattro/cinque anni fà uscirono sul mercato alcune radio diverse dalle precedenti,erano le LPD (Low power device) queste ricetrasmittenti vennero omologate dal PT,infatti potevano essere utilizzate liberamente senza nessun patentino,era sufficiente fare una semplice denuncia di possesso e pagare un tassa annua di £15.000 al tempo.
Unico neo di queste radio è la scarsa potenza di trasmissione (0,010 W) per l'Italia e 0,500 W per i paesi esteri,e purtroppo con queste piccole potenze non si riesce a coprire grosse distanze,infatti un LPD copre un raggio d'azione di c.a 4-15 Km in linea d'aria.
Due anni fà,a seguito dell'adeguamento delle leggi europee arrivarono anche in Italia le PMR,ovvero delle radio omologate simili alle LPD ma con una potenza di trasmissione di 0,500 W,che di fatto sono potenti come le LPD (versione export) però lavorano su una frequenza leggermente diversa e purtroppo non compatibile con le LPD.
Infatti le LPD trasmettono e ricevono sulla 443 Mhz,mentre le PMR sulla 446 Mhz.
Purtroppo sempre per l'adeguamento alle leggi europee e quindi per poter convogliare tutte le frequenze destinate ad un utilizzo libero; le LPD dal 2005 non verranno più commercializzate,possono comunque essere utilizzate liberamente,ma non sarà più possibile acquistarle,poichè verranno sostituite con le PMR.

Riassumendo, la situazione attuale è la seguente:

VHF (140-170 Mhz) - Pot. Max 5W  
Abusive se privi di apposito patentino

LPD (443 Mhz - 69 canali x 48 sottocanali)  - Pot. 10 mW (modificabile per l'estero a 500 mW)
Omologate per uso libero,è possibile utilizzarle ma non saranno più commercializzate dal 2005

PMR (446 Mhz - 8 canali x 48 sottocanali) - Pot. 500 mW
Omologate per uso libero,verranno commercializzate in tutta Europa rendendo unica la frequenza destinata agli usi liberi)

Per chi avesse dei dubbi può contattare Massimo Mungiello della STAR COMPANY allo 029941188 oppure inviando un eMail a max@starcompany.it