RACCONTO
E pensare che non si doveva volare !
di
Sbrighi Gianni
Cesena.
Domenica 13 marzo,ore 08-30.
Mi alzo dal letto, con ancora in mente le brutte previsioni meteo per
oggi, e mi dirigo verso la finestra, apro la serranda,scosto la tenda e ..... un
rumore di cocci rotti !?!?!?
niente di grave è solo il mio progetto, di volo, per oggi
che va in frantumi. sigh
sigh.
Il
cielo è tremendamente coperto e anche se la pioggia non dovesse cadere, il
forte vento da sud, che soffiava anche ieri, non è calato abbastanza per volare
in sicurezza.
Qui
siamo molto vicini alla dorsale appenninica e di conseguenza è troppo
turbolento per volare.
Il
progetto era di raggiungere, in volo, il decollo ufficiale del Club Pericolo
Generico, a Cusercoli, atterrare e passare la giornata con gli amici
vololiberisti, per poi tornare nel tardo pomeriggio.
Sconsolato
faccio un giro di telefonate ai "colleghi" di volo, con la speranza
che salti fuori qualche idea. Quando chiudo il telefono non sono più
sconsolato, sono depresso!!
Ma
non mi do per vinto.
Accendo
il computer e mi collego in rete, clicco una ricerca "web cams" e???
SORPRESA !!! A
Chioggia e Sottomarina c'è un sole splendido, vuoi vedere che???
Entro
nel sito ULM.IT , trovo due aviosuperfici nella zona che mi interessa e faccio
un paio di telefonate. Mi confermano il bel tempo e, ancor più importante, la
direzione del vento : viene dal mare !
Richiamo
tutti gli amici, interrompendone qualcuno nel mentre delle attivita
"coniugali" , e anche se sono tutti un pò scettici, decidiamo di
partire.
Completati
i preparativi siamo pronti a partire, sono le 13-30 ma non ci preoccupiamo ,
oramai le giornate si sono allungate abbastanza.
Siamo
in cinque: Thomas (toncic), Marino ( ciccio), Nevio (innominabile), Lucio ( lo
strano) e io giannone volante.
Alle
14-30 siamo già in spiaggia e abbiamo trovato un posto per decollare. Per mè
è l'ideale, sulla destra una duna alta un paio di metri, con la cima piatta e
ampia, mi permette di involarmi in leggera discesa, e solo io so quanto aiuto può
darmi con quel "parataglio" sulla schiena che, con il pieno di
carburante, arriva abbondantemente sopra
i .......anta kg.
Grazie
alla brezza frontale decolliamo tutti senza problemi, a parte toncic che è
dovuto ridiscendere a causa di un freno attorcigliato, e ci dirigiamo verso la
punta della spiaggia, dove
faremo la quota necessaria
per attraversare, in sicurezza , il mare.
Mi
guardo attorno ma non vedo l'innominabile , che è partito per primo, poi alzo
lo sguardo e lo trovo molto più in alto di mè, che parte per il traverso,
verso l'isolotto che
si trova circa a metà
strada.
Anche
se il suo motore è meno potente del mio, il rapporto peso/spinta è
favorevole a lui e si vede.
Dopo
qualche minuto sia io che il ciccio siamo alla quota
che abbiamo deciso
per attraversare, con sicurezza
in planata, i
2500 m. di mare davanti a noi, e ci mettiamo all'inseguimento
dell'innominabile. Toncic e lo strano sono poco più indietro.
A
causa della quota e del vento frontale il traverso ci sembra più lungo del
previsto e quando, finalmente, arriviamo sulla verticale dello Scannone tiriamo
un respiro di sollievo, non siamo abituati a tutta quell'acqua sotto i piedi.
La
parte più bella del volo è proprio questa , raso terra lungo questa spiaggia
deserta e infinita, circa otto chilometri,
con il mare a destra e la laguna a sinistra, e una miriade di gabbiani,
aironi, folaghe e cormorani che ci volano attorno. In lontananza si scorge il
faro rosso che vigila sulla foce del Po di Goro, la nostra meta.
Lo
vediamo in lontananza ma ci tocca aspettare
dieci minuti prima che anche lui atterri. Dopo averlo fatto riposare un
po , cominciamo a prepararci per il ritorno.
Ci
piacerebbe tornare per la stessa via , ma decidiamo di seguire i consigli dei
surfisti locali, e optiamo per seguire il Pò. Il motivo è
che un eventuale recupero, con le barche , sulla spiaggia deserta, a
quest'ora del pomeriggio, sarebbe alquanto improbabile, mentre stare sulla
terraferma significa
avere strade e case più vicine. Sono pronto a partire, gia con il motore sulle
spalle, quando mi rendo conto che ci deve essere qualcosa che non và !!! cosa
sarà ??? forse il fatto che quando premo il pulsante dell'accensione il motore
non da segni di vita?? Per fortuna interviene lo strano, che non si era ancora
imbragato, e dopo aver mosso qualche contatto riesce a farmi accendere il "parataglio".
Grazie strano.
Partiamo
tutti bene, a parte il ciccio e io che , a causa di qualche pendolamento di
troppo durante la corsa, rischiamo di abbattere l'unico palo che c'è in tutta
la spiaggia.
Fatti
circa cento metri di quota, attraversiamo il fiume e ci portiamo sopra i campi,
a ridosso della strada asfaltata,, che seguiamo fino a Gorino. Qui , rifatta
quota riattraversiamo il fiume e , in un sol colpo il porto di Gorino e il
paese.
In
lontananza si vedono due piccole insenature, che sarebbe
troppo lungo aggirare, decidiamo così di mantenere la quota e di
attraversare
i due stretti bracci di mare.
Ci
manca solo l'ultimo traverso sul mare che, seppur più stretto di quello della
mattina, ci fa penare a causa del vento frontale. Rifatti i 500m. di quota
necessari, ci lanciamo nel traverso ma quando io e l'innominabile giungiamo
a metà , e il ciccio
è già sulla spiaggia davanti a noi che svolazza allegramente, toncic ci
comunica che il suo motore " scoppietta strano" , per cui decide di
chiudere il giro sulla terraferma, se così si può chiamare la palude sotto di
lui, senza arrischiarsi sull'acqua. Noi siamo tranquilli , con lui c'è lo
strano , stessa vela + stesso peso= stessa andatura.
Dopo
esserci ritrovati tutti sopra i bagni del lido, diamo un pò di spettacolo per i
"terrestri"
sotto di noi, e poi andiamo ad atterrare, appena in tempo per veder
passare due ultraleggeri , ancora, se mai fosse possibile, più bassi di noi.
L'atterraggio
e la parte più comica della giornata.
Per
andare più vicino possibile ai mezzi di trasporto,dopo essere atterrato,
l'innominabile fa cascare la vela su una pianta, mentre toncic, rapito
dall'estasi del suo mirabolante atterraggio in un esiguo spazio fra gli alberi,
non si accorge che la sua vela si va a sistemare, perfettamente a fisarmonica,
su una pianta li a fianco, che cosi s'innalza al ruolo di vendicatrice di noi
comuni volatori.
Il
rientro a casa è stato intramezzato dalla solita piadina con salciccia e
cipolla. Quando siamo arrivati a Cesena
e abbiamo constatato che qui aveva piovuto,
la nostra mente si è evoluta in un
pensiero profondo: che culo abbiamo avuto!!!!
Un
particolare ringraziamento ai Signori
Natale Contarini e Telloli Sandro delle aviosuperfici "Ali del
Delta" e "Valle Gaffaro" per la gentilezza a darmi sia
informazioni che disponibilità per il decollo.
Partecipanti
e atrezzature:
toncic
: Thomas Motore
Vittorazzi 100 su
telaio ByMarino
Vela Queen
innominabile:
Nevio
Paramotore Miniplane Top 80
vela MacPara
Eden
lo
strano : Lucio
Paramotore Miniplane Top 80
vela
Queen
giannone
: Gianni Motore
Corsair My21 su
telaio ByMarino
vela Airwaire
Sport
Per
chi volesse informazioni sul luogo di volo
335 5220820
Si sconsigliano i periodi : primavera avanzata, estate e tarda estate, a causa della balneazione e delle zanzare.